Martedì dell’Africa

Chi siamo

CHIAMA L’AFRICA è una associazione laica di ispirazione missionaria nata nel 1997 per favorire il collegamento tra gruppi e organismi impegnati in azioni di solidarietà con l’Africa.
Scopo dell’associazione è la diffusione nel nostro paese di una più completa informazione sul continente africano dalla quale emergano – oltre alle guerre, alle malattie e al sottosviluppo – anche le sue ricchezze e le sue grandi potenzialità.

La base associativa di Chiama l’Africa è formata da Ong, associazioni e comitati che partecipano in modo attivo e propositivo alle sue attività.

Oltre ai SOCI veri e propri esiste in molte regioni italiane una rete di ADERENTI e SOSTENITORI, anche singoli cittadini, interessati a promuovere le nostre iniziative e ad appoggiarle economicamente.


Le Finalità

  • Richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e dei mass media sul continente africano, per farne conoscere i problemi ma anche la ricchezza, i valori e le potenzialità.
  • Coordinare tra loro associazioni e gruppi impegnati in azioni di solidarietà con le popolazioni africane, anche immigrate.
  • Esercitare un’azione di lobby sui governi e sulle istituzioni nazionali e nelle sedi internazionali affinchè si prendano iniziative politiche concrete per la pace e lo sviluppo del continente.
  • Favorire la nascita di un nuovo patto di solidarietà con i popoli africani a partire dalla consapevolezza delle responsabilità che abbiamo –  in quanto cittadini di un paese ricco e industrializzato – verso i paesi più poveri
  • Sostenere progetti di sviluppo in cui sia privilegiato il ruolo della società
    civile locale
  • Portare l’Africa nelle piazze, nelle case, sui giornali e nelle aule del Parlamento attraverso iniziative di informazione e di sensibilizzazione.

 

Le principali attività realizzate finora

Fin dai suoi esordi Chiama l’Africa ha cercato di trasmettere un’immagine del continente africano che contribuisse a svelare la grande ricchezza dei suoi popoli, la forza e la creatività che li caratterizza, al di là dei drammi e dei luoghi comuni, attraverso la realizzazione di eventi artistici e culturali, mostre didattiche, pubblicazione di dossier, organizzazione di momenti di dibattito, di formazione, di animazione.

In particolare Chiama l’Africa si è distinta per la formula delle “iniziative itineranti. Eventi e mostre hanno viaggiato per paesi e città, accolti di volta in volta da reti di gruppi e associazioni che ne hanno valorizzato la presenza attraverso iniziative di varia natura.

1997- 1998        

“ARRIVA L’AFRICA” I CAMION.

Un viaggio reale e metaforico alla scoperta del continente. I tre camion che compongono la mostra viaggiano per la penisola sostando in 48 città italiane: Arezzo, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Chiavari, Civitanova Marche, Crema, Cremona, Cuneo, Faenza, FAno, Ferrara, Fidenza, Firenze, Imola, Lecce, Livorno, Lucca, Macomer, Mantova, Mazara del Vallo, Milano, Napoli, Novara, Nuoro, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Potenza, Prato, Pratovecchio, Ragusa, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Roma, Salerno, San Benedetto del Tronto, Senigallia, Terracina, Torino, Treviglio, Verona, Viareggio, Vicenza.

Montati in piazza in forma semicircolare, vengono visitati da migliaia di persone, attraverso un percorso che si conclude nel cortile interno. Qui – come in un vero villaggio africano – lo spazio è animato da musiche, danze, vendita di prodotti artigianali, dibattiti.

In 15 mesi i camion hanno percorso un itinerario di 70.000 km. e sono stati visitati da un milione e trecentomila persone. 564 associazioni e 74 enti locali sono stati coinvolti nella organizzazione dell’evento nelle varie città italiane. Parallelamente alle soste dei camion si sono svolti circa 90 dibattiti, 85 concerti e decine di altre manifestazioni (mostre, films, spettacoli teatrali, danze, giochi).

Il viaggio, iniziato a Firenze il 13 settembre 1997, si conclude a Roma l’8 dicembre 1998 con la partecipazione di artisti africani e italiani e di vari testimonials: Nour Eddine, Novalia, Pape Kanouté e i Mandé, I tamburi di Gorée, Ranzieh Mandah, Klez Royn, Alessandro Gassman, Giuliana De Sio, Padre Alex Zanotelli. Il 5 dicembre nella Sala della Protomoteca, in Campidoglio, si svolge il Convegno internazionale dal titolo L’oggi dell’Africa, tra passato e futuro, con la partecipazione di Wole Soynka (premio Nobel per la Letteratura), Joseph Ki-Zerbo (storico), Albert Tevoedjré (ministro delle finanze del Benin), Francesco Rutelli (sindaco di Roma), Martin Nkafu (docente all’Università Gregoriana di Roma), M.me Beatrice Damiba (ambasciatrice del Burkina Faso e presidente degli ambasciatori africani in Italia), Emma Bonino (commissario europeo), Rino Serri (sottosegretario agli Esteri), Romano Prodi (Presidente della Commissione Europea), Renzo Petraglio (biblista), Riccardo Petrella (economista)

1999 – 2001

RICONCILIARSI CON L’AFRICA, RICONCILIARSI IN AFRICA

LE SETTIMANE TERRITORIALI

Con le nuove mostre itineranti, come sempre accompagnate da manifestazioni musicali e culturali, inizia un nuovo viaggio attraverso i comuni italiani per continuare il lavoro di informazione e di sensibilizzazione.

Entrare in Africa. Unsistema comunicativo incentrato sulla metafora della foresta: tanti alberi dalle foglie parlanti attraverso immagini o parole e, tutt’intorno, oggetti e simboli, a rispecchiare la complessità del continente Africa, costantemente deturpato dai luoghi comuni e dalle semplificazioni della moderna informazione.

Guerre dimenticate. Mostra a tema sulle gravi situazioni di conflitto in molte aree del continente, accompagnate dal silenzio dei media e della comunità internazionale, e alimentate dal traffico e dal commercio di armi, soprattutto “leggere”.

Oltre 20 città sono state coinvolte in queste settimane di sensibilizzazione: Ascoli Piceno e alcuni comuni limitrofi (Cupramarittima, San Benedetto del Tronto, Grottammare, Montefalcone Appennino), Bagheria (PA), Bergamo, Brescia, Eboli (SA), Faenza e Alfonsine (RA), Fano (PS), Ferrara, Lugo di Ravenna, Modena, Nuoro, Parma, Piadena (CR), Roma, Salemi (TP), Sondrio, Taranto, Teramo, Terracina, Vittorio Veneto (TV).

2001-2003

I CAMPI DI LAVORO E STUDIO IN ITALIA

Per coniugare lavoro volontario, formazione e sostegno a progetti di sviluppo e di sensibilizzazione. L’attività consiste nella raccolta presso le abitazioni di materiali usati, nella selezione ed invio di una parte del materiale raccolto alle aziende di riciclaggio, e nell’allestimento di un mercatino con vendita di oggettistica, mobili, libri, elettrodomestici, giocattoli.

L’informale, secondo l’Ufficio internazionale del lavoro, fornisce almeno la metà dei posti di lavoro nella maggior parte dei Paesi in via di sviluppo, e arriva a creare il 90 per cento di nuovi impieghi nelle grandi metropoli dell’Africa sub-sahariana. Inesauribile la creatività dei “RICICLATORI”, coloro che da qualsiasi cosa ne ricavano qualsiasi altra, perché nulla si distrugge in Africa, tutto si trasforma.

Il lavoro è sempre accompagnato da momenti di studio e di approfondimento sull’Africa, con il sussidio di dispense e materiale documentario.

2001-2004

I MARTEDI’ DELL’AFRICA

Ogni primo martedì del mese – presso la libreria Odradek, nel centro di Roma – affrontiamo un argomento di attualità con giornalisti, operatori della solidarietà e studiosi, coinvolgendo in un dibattito sempre appassionato immigrati, esponenti dell’associazionismo romano, istituzioni, cittadini e cittadine.

2002 – 2004

UN GIORNO PER L’AFRICA

UN EVENTO ARTISTICO RIVOLTO ALLE SCUOLE SUPERIORI E ALLE INIZIATIVE CITTADINE

Per incontrare il continente africano la scuola diventa contemporaneamente somma di paesaggi, foresta, deserto, villaggio, periferia, mercato, brousse, campo coltivato, pista. Realtà e mitologia, passato e presente.

L’evento coinvolge per un’intera giornata ciascuna scuola aderente all’iniziativa. Attraverso la trasformazione degli spazi interni ed esterni dell’Istituto e attraverso oggetti, simboli e metafore vengono ricreate le varie situazioni della quotidianità in Africa – il mercato, la piazza, la strada sterrata, il pozzo – mentre un “narratore” accompagna i visitatori nella scuola. Il “viaggio” ha già coinvolto numerose scuole della Regione Emilia Romagna e sta per coinvolgere alcuni istituti della provincia di Livorno.

2002

AFRICA: DALLA SCHIAVITU’ DEGLI AIUTI ALLA LIBERTA’ DEI DIRITTI

Convegno internazionale – Ancona, 22-24 febbraio

Organizzato con: Agesci, Beati i costruttori di pace, Campagna Sudan, Dehoniani, Emmaus Italia,  Operazione Colomba, Pax Christi, Missionari e Missionarie Comboniani, Saveriani, della Consolata e del Pime

Con la collaborazione di: Università di Ancona, Centro Missionario Diocesano di Ancona, Comunità africane della Regione Marche.

Con il patrocinio di: Provincia e Comune di Ancona, Regione Marche

2003

L’AFRICA IN PIEDI: LA VIA STRETTA DELLA SOCIETA’ CIVILE

Convegno internazionale – Ancona, 28-30 marzo

Organizzato con: Agesci, Beati i costruttori di pace, Campagna Sudan, Cipsi, Centro Volontari Marchigiani, Conferenza Istituti Missionari in Italia, Dehoniani, Emmaus Italia, Nessun Luogo è lontano, Operazione Colomba, Pax Christi.

Con la collaborazione di: Università di Ancona, Centro Missionario Diocesano di Ancona, Comunità africane della Regione Marche.

Con il patrocinio di: Provincia e Comune di Ancona, Regione Marche

2004

L’AFRICA IN PIEDI A GRIDARE LA VITA E A GUARIRE LE FERITE

Convegno internazionale – Ancona, 19-21 marzo

Organizzato da: Provincia di Ancona insieme, Agesci, Beati Costruttori di Pace, Chiama l’Africa
Cipsi, Comunità Volontari per il Mondo, Conferenza degli Istituti Missionari in Italia, Emmaus Italia, Nessun Luogo è lontano, Operazione Colomba, Pax Christi, Missionari Scalabriniani, Nigrizia.
Con la collaborazione di: Università di Ancona, Centro Missionario di Ancona, Comunità Africane della Regione Marche
Con il patrocinio di: Regione Marche, Comune di Ancona

2002 – 2004

TURISMO RESPONSABILE

Dopo i primi due viaggi realizzati in Senegal, Chiama l’Africa è diventata nel 2003 socio AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile)

I viaggi si svolgono prevalentemente nell’area dell’Africa occidentale. Nell’ambito di questa attività vengono sostenute le comunità locali, secondo il principio di una gestione diretta e fattiva delle risorse ambientali ed economiche su cui esse operano. Pernottamenti, trasporti, visite guidate : tutto viene effettuato usufruendo degli operatori , delle famiglie delle cooperative o piccole imprese del posto. Parte del viaggio viene dedicata alla conoscenza delle attività  dell’Associazione JANT-BI di Pikine Est, nella periferia di Dakar. Jant Bi è anche partner nell’organizzazione stessa dei viaggi, e parte della quota individuale di partecipazione viene destinata al sostegno di due importanti progetti: sostegno scolastico delle bambine svantaggiate di Pikine Est e Lotta alla malaria. I partecipanti alle varie edizioni dei viaggi in Senegal hanno  costituito una rete (Amici di Jant-Bi) che lavora per dare continuità all’esperienza del viaggio e del sostegno  all’associazione senegalese anche dopo il rientro. 

2002-2003

L’AFRICA E LA GUERRA

Mostra itinerante sui conflitti dimenticati del continente africano. Venti pannelli con fotografie, dati, tabelle, cenni storici per la conoscenza e la comprensione dei conflitti in Africa, con un ampio sguardo alle cause e alle conseguenze che sono proprie di tutte le guerre.

2004

L’AFRICA IN PIEDI

Una mostra sull’Africa che vive e si muove al di fuori della logica dei vertici e delle istituzioni internazionali; l’Africa custode di una cultura della vita altrove dimenticata; l’Africa che coltiva ancora i valori della solidarietà e dell’amore per l’uomo.

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

Chiama l’Africa non gestisce direttamente progetti di sviluppo nei paesi africani, avendo scelto di perseguire in questi anni altri obiettivi statutari,  ma sostiene azioni progettate e realizzate da altri soggetti.

DALL’ ART. 2 DELLO STATUTO

OGGETTO – SCOPO – IMPEGNI DELL’ASSOCIAZIONE

L’Associazione non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e di tutela dei diritti civili nei confronti di tutti coloro che ne sono esclusi, in Italia e nel mondo.

La sua attività essenziale consiste nel promuovere un nuovo patto di solidarietà con i Popoli africani, che favorisca, presso l’opinione pubblica e le istituzioni, una mentalità nuova e costruttiva nei confronti dell’Africa e un approccio cordiale e accogliente al mondo dell’immigrazione e dei rifugiati, nel favorire il collegamento di gruppi e associazioni che in Italia sono impegnati con l’Africa e nel valorizzare e sostenere tutte le iniziative e attività ritenute valide, promosse dagli associati, nonchè promuoverne altre in proprio.

In tal senso abbiamo portato sostegno – in fase di realizzazione – ai seguenti progetti, tutti caratterizzati dal protagoonismo della società civile locale.

  • Adozione scolastica delle bambine e ragazze svantaggiate di Pikine Est (in partenariato con l’Associazione Jant-Bi di Dakar, Senegal)
  • Sostegno al progetto di lotta alla malaria nel quartiere di Pikine Est (in partenariato con l’Associazione Jant-Bi di Dakar, Senegal)
  • Sostegno alle scuole di villaggio nella Repubblica Centrafricana (in collaborazione con la cooperativa Il Seme di Bergamo)
  • Sostegno al centro nutrizionale e dispensario medico nella città di Goma, Repubblica Democratica del Congo (in collaborazione con l’Associazione Muungano di Parma)
  • Sostegno al progetto di smobilitazione e reinserimento dei bambini soldato nella regione di Makeni, in Sierra Leone (in collaborazione con la diocesi e con la Caritas di Makeni)
  • Sostegno al Centro di assistenza per bambini e donne vittime della guerra “Mater Misericordiae”, a Bukavu, nella regione del Kivu, Repubblica Democratica del Congo (in collaborazione con la dott.ssa Colette Kitoga, fondatrice del Centro)
  • Realizzazione di cinque Centri Nutrizionali per 210 orfani in Zambia, nella città di Ndola (Comitato Chiama l’Africa di Fano in collaborazione con la Comunità Papa Giovanni XXIII)
  • Realizzazione di otto Centri di Pronto Soccorso per ragazzi di strada (200 posti letto, cure mediche, cibo e istruzione in grado di accogliere circa 400 ragazzi in un anno) di cui quattro in Zambia nella città di Ndola e Kitwe, uno in Kenya, a Nairobi, nella baraccopoli di Soweto e tre in Tanzania nella città di Iringa e nel villaggio di Usokami (Comitato Chiama l’Africa di Fano in collaborazione con la Comunità Papa Giovanni XXIII)

Abbiamo indicato solo alcune delle attività realizzate, non essendo possibile dare conto di tutte le iniziative di sensibilizzazione messe in atto in cinque anni di attività: convegni, corsi di formazione, iniziative per la pace, campagne di cui siamo stati o siamo promotori.

Per ulteriori informazioni invitiamo a visitare il nostro sito www.chiamafrica.it.

Physical Address

304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124