Ucciso in Congo l’Ambasciatore italiano Luca Attanasio

Profondamente colpiti per l’uccisione dell’Ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista congolese Mustapha Milambo, non abbiamo parole e ci stringiamo nel dolore delle loro famiglie.


Oggi tutti i media, difronte a questa tragedia che ci colpisce direttamente, riscoprono il Congo per troppo tempo uscito dai radar del mainstream. Molti si chiedono come sia potuto succedere, si cercano le responsabilità. Forse ci sono state delle sottovalutazioni nell’organizzazione della missione umanitaria del nostro Ambasciatore. Non c’era una scorta adeguata al suo rango. La scorta della dispendiosa missione ONU è stata inutile tant’è che, a difesa del convoglio, sono intervenuti i rangers del parco Virunga che un mese prima erano stati il bersaglio di una delle tante milizie armate che operano nella zona. Nonostante il silenzio e la sottovalutazione da parte di media, nel Congo continuano le violenze, le uccisioni, i soprusi contro l’inerme popolazione ostaggio di bande e milizie che spadroneggiano nel nord del Kivu il cui solo obiettivo è quello di sfruttare con qualunque mezzo le risorse che questa terra custodisce nelle sue viscere.

Dallo Zaire alla Repubblica Democratica del Congo non sono bastate le due grandi guerre d’Africa, per riportare stabilità e pace in questo gigantesco paese ricco di risorse naturali che vengono costantemente depredate da bande armate, da affaristi e intermediari privi di scrupoli, da eserciti sbandati il cui compito è quello di perpetrate disordini e violenze per il controllo del territorio e delle sue ricchezze di tantalio, coltan, diamanti, oro.

Vogliamo qui ricordare la grande campagna di sensibilizzazione avviata nel 2015, da Chiama l’Africa per introdurre norme vincolanti di tracciabilità nelle importazioni dei minerali dei conflitti o estratti nei paesi, come il Congo, dove si verificano quotidianamente violazione dei diritti umani. regolamento che entrerà in vigore quest’anno.

Il nostro Ambasciatore era impegnato a promuovere e sostenere progetti sociali a favore delle popolazioni locali con la partecipazione delle numerose associazioni italiane che operano in Congo, paese non prioritario per la cooperazione italiana. Il viaggio a Rutshuru, come altri viaggi per presenziare e partecipare alla distribuzione di beni di prima necessità del PMA (Programma Mondiale dell’Alimentazione), portare un aiuto, fare sentire la vicinanza della comunità internazionale e dell’Italia in particolare. L’assalto armato dei banditi questa volta ha stroncato la sua vita.

Per approfondire il Congo :

Guerre Nere, di Mario Giro; 2020 Guerini e Associati; Euro 22,50

Congo, di David Van Reybrouk; 2014 Feltrinelli Edizioni; Euro 25,00

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